Osservatorio 'G. Montanari' Cavezzo

Osservatorio G.Montanari Cavezzo

L'Osservatorio, di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Cavezzo, è stato realizzato grazie al lavoro volontario dei soci che, tra il 1975 ed il 1978, hanno sacrificato il loro tempo libero per portare a compimento il progetto.

I progetti dell'osservatorio e della cupola, prevedevano la realizzazione di una struttura in muratura di circa 100 mq, con sala del telescopio sovrastata da una cupola in vetroresina da 4.5 metri di diametro realizzata dal socio Remo Gavioli, ed alcuni locali annessi, quali la sala strumenti, la saletta conferenze, il laboratorio foto-grafico ed i servizi.

Piantina OsservatorioInstallazione cupola Osservatorio
Piantina dell'Osservatorio astronomico e montaggio della cupola

Il telescopio, realizzato tra il 1974 ed il 1976 su progetto di Ferdinando Caliumi, notissimo costruttore carpigiano di telescopi, ha un diametro di 40 cm, F= 2210 mm. Questo strumento, splendidamente realizzato nelle officine meccaniche di alcuni collaboratori dell'Associazione, è un autentico gioiello di precisione, in particolare nel moto orario.

Forcella telescopioPosa della forcella del Telescopio
I delicati lavori di posa della forcella

Il sistema meccanico costituito dalla corona dentata in B14 e la vite senza fine furono lavorate in una delle migliori officine presenti sul territorio nazionale, ed è pressochè esente da periodismi.
I motori a step sui due assi del telescopio furono installati, in sostituzione dei normali motori c.c. allora presenti, nel 1980 grazie all'intervento del socio Emanuele Morselli che progettò e costruì le apparecchiature elettroniche di controllo. L'elettronica e la rimotorizzazione è stata completamente rinnovata e consiste in motori brushless e controllo tramite interfaccia Web.
Il telescopio è corredato da un rifrattore guida Jagers da 15 cm, F = 225 cm, e da un cercatore da 12 cm, F = 100 cm.
Sul finire degli anni ottanta i soci Mauro Facchini e Martino Nicolini, iniziarono i primi esperimenti di astronomia digitale con uno dei primissimi CCD commerciali: l'ST4 della SBIG di S. Barbara (California). Gli incoraggianti risultati e le enormi possibilita' che aprivano questo nuovo tipo di strumentazione, portarono alla costruzione di una camera CCD sperimentale in collaborazione con la Mesa Sistemi di Fiorano, denominata ERG-110 e basata sul chip della Thompson TH-7863. Con questa camera, sono state effettuate innumerevoli survey per la ricerca e l'astrometria di pianetini (ne sono stati scoperti 13 di completamente nuovi) e per lo studio e l'astrometria dei nuclei cometari riprendendo alcune delle piu' belle immagini della zona nucleare della cometa Hale-Bopp mai effettuate da osservatori amatoriali e pubblicate in decine di giornali, libri, riviste, CD-ROM e siti internet.